Convegno IES – Uruguay 2017

Il 6 ° Convegno internazionale IES (ex EES) ha avuto luogo a Lavalleja, Uruguay dal 29 settembre al 3 ottobre 2017. Questo appuntamento è stato importante per la possibilità che ha offerto ai professionisti dell’Ecopsicologia di incontrarsi una volta di più e di scambiarsi punti di vista e conoscenze sul campo. E’ stato importante anche perché è stato il primo convegno in quanto Società  Internazionale di Ecopsicologia, un passo che abbiamo intrapreso nel 2016 quando EES, la Società Europea di Ecopsicologa,  ha ampliato sia i confini geografici sia i confini di conoscenza, saggezza e unità, conseguendo una più ampia identità internazionale che rappresenta al massimo lo spirito dell’Ecopsicologia e della professione. Questo passo in avanti non poteva trovare forma migliore di quanto espresso dal titolo di questo Convegno: “Biofilia e memoria ancestrale al giorno d’oggi”, dal momento che sappiamo che la memoria e la saggezza del passato sono la base per il nostro presente e per il nostro futuro, per una buona relazione con noi stessi e con il nostro pianeta.

Kleio G. Apostolaki
Presidente IES

 

Programma 2017  Key note speakers  Relatori  Workshop

Il messaggio di benvenuto della dott.ssa Teresita Dominguez, rappresentante di IES Uruguay e organizzatrice del Convegno.

Cari amici della IES!

Vi invitiamo a presentare il vostro lavoro nel campo dell’Ecopsicologia al 6° Congresso Internazionale IES (ex EES) che si terrà a Lavalleja, Uruguay dal 29 settembre al 3 ottobre 2017.

il titolo di quest’anno è “Biofilia e memoria ancestrale al giorno d’oggi” per affermare l’importanza delle nostre radici, la saggezza dello sviluppo umano e per ricordarci la connessione con la Terra come parte integrante della nostra esistenza. Tutti gli attuali progressi in campo scientifico ci danno la possibilità di avere una comprensione più profonda di questa connessione e di intravedere un possibile percorso di cambiamento, necessario in un momento in cui il mondo intorno a noi ha così tanto bisogno di riferimenti.

IES – International Ecopsychology Society –  ha fatto un passo importante quest’anno: ha cambiato la precedente denominazione, EES – European Ecopsychology Society, affermando così la sua identità internazionale. Questo Congresso ci offre l’opportunità di confermare il nostro impegno nel campo dell’Ecopsicologia raccogliendo proposte, approfondendo ricerche e condividendo esperienze che possano aiutare le persone a trovare significati più profondi e nuove modalità di relazione uomo-natura

Gli abstract delle proposte, strettamente inerenti alla teoria e alla pratica dell’Ecopsicologia, dovranno essere inviati entro il 30 febbraio per essere studiati dalla Commissione del Congresso. Per presentare la tua proposta segui il link allegato in questa e-mail.

L’eventuale accettazione di un intervento richiede comunque l’iscrizione Convegno e il farsi carico di tutte le spese (viaggio vitto, alloggio).

Arrivederci in Uruguay!

BIOFILIA E MEMORIA ANCESTRALE

“Biofilia” è un termine reso famoso dal biologo E.O. Wilson. Significa amore per la vita ed è stato elogiato da poeti e persone in tanti ambiti diversi attraverso i secoli! Nel suo senso attuale, fa riferimento alla presenza innata, nelle persone, di sentimenti positivi verso altre forme di vita, tra cui creature viventi, come animali e uccelli, ma anche  paesaggi e processi del nostro ambiente. Per esempio, un amore per l’acqua, che riflette il rispetto per la vita emersa dai mari, il contributo dell’acqua dolce alla vita, ma anche l’abbraccio emotivamente coinvolgente delle onde oceaniche o delle delicate tortuosità dei fiumi. Biofilia può includere l’intero universo, dalle stelle nel cielo notturno ai granelli di sabbia sotto i nostri piedi, e nella sua pienezza può includere e trasformare anche la nostra percezione dell’inevitabilità della morte e della malattia.

In termini ecopsicologici, la Biofilia fa riferimento anche a un senso di fedeltà allo spirito della vita e a tutte le sue manifestazioni sulla Terra, così come il termine Antropocene, o indotto dall’uomo, fa riferimento a un senso di responsabilità nei confronti del modo in cui viviamo. Se la società umana danneggia il suo ambiente, fino al punto di renderlo pericoloso o inabitabile per noi o per altri, si lacera il tessuto stesso della vita sulla Terra. Il nostro senso innato di Biofilia rende questo inaccettabile e diventa ispiratore di un cambiamento verso modi di agire più compatibili con l’ambiente e con la vita.

 “Memoria ancestrale” è un termine che ci ricorda che abbiamo vissuto oltre il 90% della nostra evoluzione a stretto contatto con la natura. E’ nel nostro DNA, in termini sia genetici sia culturali, relazionarci con il nostro ambiente con un atteggiamento di curiosità, desiderio di conoscenza e rispetto. Raccontare storie su come ci relazioniamo con la natura è parte integrante della storia del genere umano. Molto di questo è stato messo in secondo piano con lo sviluppo su larga scala di civiltà agricole e industriali, e ora digitali. La parola scritta ha cancellato molto della narrazione orale, una lettura privata ha sostituito le tradizioni condivise intorno al fuoco. Le attuali tecnologie di produzione, poi le automobili e i telefoni cellulari, mantengono la nostra attenzione fissa su meccanismi e schermi. Ma, ironicamente, è proprio l’età della comunicazione istantanea che ci rende possibile anche una riapertura al condividere ciò che è davvero importante per noi, e che ci può riportare nuovamente ai nostri corpi e alle tradizioni.

I nostri antenati sono le generazioni che ci hanno preceduto, i nostri nonni e i loro genitori e, indietro nel tempo attraverso l’albero genealogico, sino ai nostri antenati pagani (letteralmente, ‘abitanti delle campagne’) che sapevano come sopravvivere nella natura senza tecnologia né strutture moderne. Possiamo attingere nuovamente a questa conoscenza, ricordandoci come amare la natura e come vivere con le sue sfide, senza per questo dover rinunciare o voltare le spalle alla tecnologia. Noi siamo per natura curiosi e inventivi, quindi dovremmo includere questo insieme di talenti nel modo in cui ci confrontiamo con i problemi contemporanei, come ad esempio il cambiamento climatico antropogenico (indotto dall’uomo). Possiamo, per esempio, utilizzare incredibili nuove tecnologie, sfruttando fonti di energia rinnovabili, come l’energia solare, eolica e delle onde, che possono sostituire il vecchio e dannoso paradigma dei combustibili fossili. Le tecnologie moderne, in fondo, hanno la loro base in pratiche ancestrali: i primi esseri umani hanno imparato a sfruttare il fuoco per cucinare, per creare calore e comodità diffusa. Il raccontarsi storie, che ha avuto luogo intorno a innumerevoli fuochi, in tutto il pianeta, è stata un’esperienza preziosa per l’ingegno e la saggezza umani. Di generazione in generazione le persone hanno condiviso esperienze e diversi modi di interpretare la vita insieme con il dispiegarsi del loro più grande dono: la consapevolezza e la capacità di comunicare con gli altri.

Continuiamo con questa tradizione, con creatività e bagliore, divertimento e calore, e sintonizziamoci su questo spirito della Biofilia, mentre affrontiamo le innumerevoli sfide attuali del Pianeta.

Geoff Berry – IES Australia

 I nostri Convegni sono un’esperienza!


Ti aspettiamo al prossimo Convegno!

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