Ridare tempo e spazio alla Natura, nelle nostre vite, vuol dire riconnetterci con il mistero della vita, con la capacità di meravigliarci della bellezza che ci circonda, ogni giorno di nuovo, e con la possibilità di scaricare tensioni e ricaricarci di energia vitale.
Un manuale pratico con un’esplorazione, a volo d’uccello, sulle più recenti visioni filosofiche che rimettono la Natura al centro, con report di studi di psicologia ambientale e con tanti esercizi da vivere in prima persona per ritrovare una dimensione più autentica e gioiosa del vivere e dell’essere.
Nelle librerie dal 19 aprile 2019
Noi ‘siamo’ Natura. Per questo ne abbiamo così bisogno, oggi che viviamo così lontani dai ritmi e dai modi coi quali siamo cresciuti come specie. Stare all’aperto ci fa bene perché il nostro corpo, muovendosi nell’ambiente naturale, scarica elettricità statica, neutralizza tossine, dissolve ormoni dello stress, regolarizza le funzioni cardiocircolatorie. La presenza di alberi agisce positivamente sul nostro organismo, i verdi e azzurri del paesaggio ci rilassano, il mare ci arricchisce, il sole ci fortifica, ampi orizzonti e volte stellate ci fanno sognare.
I benefici sono anche sul piano psicologico, infatti, scarichiamo emozioni, chiariamo la mente, rigeneriamo l’attenzione, prendiamo più efficacemente decisioni, troviamo soluzioni e idee. Oggi, andare in Natura è un po’ come tornare a casa, per ristorarsi, rincuorarsi e ricaricarsi.
‘Biofilia’, si chiama l’innata tendenza a concentrare il proprio interesse sulla vita, ed è quella che si risveglia e stimola quando usciamo dai paesaggi costruiti e artificiali in cui siamo ormai immersi al maggior parte del nostro tempo.
Questa diffusa e crescente estraniazione dall’ambiente naturale non è senza conseguenze. Oggi si parla di Deficit di Natura per definire tutta una serie di problematiche e disturbi indotti dal nostro stile moderno di vita, dall’obesità alla depressione, dalla mancanza di empatia alla difficoltà nel socializzare.
Clorofillati! è un richiamo allo star bene, al ritrovare una via per ritrovare l’energia e la vitalità che ci spettano. È un invito a ricordarci che possiamo vivere meglio quando impariamo a stare ‘col mondo’ e non solo ‘sul mondo’, e quanto – solidamente ancorati alle nostre radici legate alla terra – diamo fiducia all’inarrestabile spinta ‘oltre le colonne d’Ercole’ che ci caratterizza come esseri umani, per inventare futuri nuovi e possibili. Come oggi si dice: sostenibili.