“I Lakota sapevano che i cuori umani, lontani dalla natura, si induriscono; Sapevano che la mancanza di rispetto per gli esseri viventi e in crescita avrebbe presto portato alla mancanza di rispetto anche per gli esseri umani”. Orso in piedi di Lutero, Oglala
Con questa bella frase si è conclusa la prima Deep Conversation del 2024, facilitata dalla Dott.ssa Tina Asherae Fields, Charter IES USA e alla quale hanno partecipato 50 ecotuner provenienti da diversi paesi, lingue e culture.
Come ha commentato il dottor Fields, “IES offre una serie di webinar in cui i nostri rappresentanti presentano vari argomenti ecopsicologici. Queste conversazioni profonde sono un diverso tipo di offerta, intesa a coinvolgere tutti i membri interessati nella discussione. “Questo è un luogo di condivisione e dialogo che riconosce e sfrutta il grande dono di essere membro dell’IES: il suo potenziale per creare connessioni internazionali e comprendere il nostro campo di interesse condiviso”.
Il tema di questa prima conversazione è stato l’Ecotuning e l‘Ecoterapia. L’ecotuning, l’ecosintonizzatore con la natura, ha come obiettivo principale il ristabilimento del legame d’amore dell’essere umano con la terra, e una delle sue funzioni principali è quella di aprire spazi sicuri per poter realizzare processi ecoterapeutici che ci conducano verso la salute delle persone e degli ecosistemi in cui viviamo.
Con questa apertura sono stati formati dei sottogruppi per lingua (spagnolo, inglese, portoghese e italiano), accompagnati da un facilitatore che ha supportato la conversazione con domande e ispirazioni.
Diamo un’occhiata alle preziose conclusioni emerse da questi sottogruppi:
1) Come fai le cose nel campo dell’Ecotuning e dell’Ecoterapia, sia per te stesso che con gli altri?
- Alcune delle metodologie e degli strumenti preferiti dal nostro gruppo sono l’Arte Organica, la danza, la Teoria U, la ruota della medicina, la contemplazione e l’osservazione di sé.
- Camminare in montagna, al mare, è sempre stata una pratica di cui il mio corpo e la mia mente hanno bisogno e apprezzano.
- Mi piace osservare ciò che si muove intorno a me (l’acqua sulla superficie di un lago, l’erba agitata dal vento, ecc.) e lasciare che quel movimento mi guardi e mi attraversi. A volte il movimento viene verso di me, altre volte il movimento parte da me e va verso l’esterno, in uno scambio armonico e benefico verso il mio interno.
- Sono molto interessato ad usare le mie mani e quelle delle persone che sono con me, come un modo per entrare in contatto con la natura. Il tatto come senso che mi connette con la natura e allo stesso tempo diventa un modo di fare/stare insieme, collettivamente, di condividere e creare.
- Entrare in contatto con il Genius Loci di un ambiente naturale è una pratica che mi permette di avviare un “dialogo” con le creature che mi circondano, una forma indispensabile di comunicazione e relazione con la natura, e con gli alberi in particolare.
- Restando in tema Genius Loci, contattare lo spirito del luogo è per me una pratica potente anche quando facilito il gruppo perché mi fa sentire più radicato, accolto e in qualche modo anche protetto nel lavoro di facilitazione con altre persone, come se ci fosse un alleato al mio fianco.
- Una pratica che mi aiuta molto a connettermi con la natura è quella di mettermi sullo stesso piano, nella dimensione, degli animali, delle pietre, dei fili d’erba, delle piccole creature che mi circondano. Questa pratica mi aiuta a vedere la natura con occhi diversi, a cogliere nuovi dettagli, ad avere altre prospettive.
- Connettermi con il mio respiro e utilizzare i 5 sensi per entrare in dialogo con la natura sono le pratiche più significative per quanto mi riguarda per risvegliare la consapevolezza di sé e allo stesso tempo portare tutta la mia attenzione verso l’altro che non sono io.
- Per me è molto importante e significativo celebrare i momenti del cambio delle stagioni per notare le trasformazioni che stanno avvenendo, il flusso del divenire, la potenza della ciclicità.
- Prendersi cura del territorio insieme ad altre persone con piccoli gesti di recupero, pulizia, restauro costruisce un forte senso di comunità, di significato, di appartenenza al luogo.
2. Quali sono i benefici e le opportunità dell’Ecotuning e dell’Ecoterapia?
- Siamo stupiti dal potere curativo della natura nella vita delle persone, come fonte di equilibrio, rigenerazione personale e per guarire la ferita della separazione tra gli esseri umani e la natura, che ci porta così tante rotture come individui e come società.
- Per cambiare aspetto,
- Impara a celebrare le transizioni, i momenti di cambiamento.
- Apprezzo il fatto di essere nella transizione.
- Valorizzare la creatività innata di ogni persona.
- Lasciare spazio alla comprensione e all’espansione della coscienza.
- Impara a concentrarti sul micro, su ciò che normalmente è invisibile agli occhi.
3. Quali sono alcuni rischi e inconvenienti che possono sorgere nella pratica dell’Ecoterapia e dell’Ecotuning?
- Dobbiamo essere attenti ai rischi che queste pratiche comportano, poiché essere nella natura, immersi nel tessuto della vita, può portarci a entrare in contatto con la paura profonda del primordiale, una paura ancestrale in quanto esseri umani separati dalla natura.
- Pertanto, è fondamentale come Ecotuner ed Ecoterapeuti essere preparati a gestire emozioni e crisi, di fronte ai diversi livelli di autoregolamentazione verso ciò che i paesaggi generano nella nostra psiche e ai traumi con esseri primordiali come il mare, la giungla, la montagna.
- È importante che chi partecipa alle esperienze non si porti a casa l’idea che ci si può sentire bene solo “nel bosco” (o nella natura in generale). Bisogna chiarire che è possibile “riportare la foresta a casa”.
- Rischio temporale, ovvero imporre al gruppo orari non adatti all’esperienza proposta, o non adatti a tutti.
- Dai per scontata la reazione delle persone. Il contatto profondo con la natura può far nascere emozioni e pensieri inaspettati. È necessario imparare ad affrontare l’inaspettato.
4.Alcune idee sui possibili sviluppi futuri dell’Ecotuning e dell’Ecoterapia.
- Proporre a gruppi preesistenti, che cooperano tra loro per altre iniziative non legate ad esperienze in natura, iniziative di Ecotuning per migliorare il livello di dialogo/cooperazione/conoscenza reciproca all’interno delle dinamiche relazionali del gruppo.
- Proporre iniziative di scoperta del territorio, anche in chiave di turismo locale consapevole, nella prospettiva dell’Ecopsicologia.
- Valutare possibili applicazioni in ambito scolastico, aziendale e sociale. Passare attraverso qualsiasi intervento psico-sociale che realizziamo con amore per la natura.
- Fare ricerca accademica e divulgazione sui benefici del legame tra natura umana per una salute globale.
Grazie a tutti i partecipanti per la vostra preziosa condivisione, e per il vostro cuore verde che batte costantemente.
E un ringraziamento speciale ai contributi dei diversi gruppi di lavoro, per la stesura di questa sintesi:
Gruppo di lingua italiana, facilitatrice Elena Cadelli
Gruppo in lingua inglese, facilitatori Tina Asherae Fields e Biaca van Overmeeren
Gruppo di lingua portoghese, facilitatore Marco Aurélio Bilibio
Gruppo di lingua spagnola, facilitatore Marian Ríos
Ti aspettiamo nella nostra prossima conversazione approfondita il 15 aprile 2024, dalle 19:00 alle 20:30 a Roma, con il grande argomento: Ecopsicologia nelle organizzazioni
Marian Ríos – Presidente IES – settembre 2023 – settembre 2025