Nel suo primo libro sul tema dell’incontro e collaborazione tra ecologia e psicologia The Voice of the Earth: An Exploration of Ecopsychology, Theodore Roszak, storico della cultura e docente universitario della California State University di Hayward, formula alcuni principi generali che possano guidare sia ambientalisti che terapeuti nel progetto comune di definire una relazione sana tra noi e il mondo. Il suo obiettivo è quello di fornire degli spunti per imparare ad ascoltare in profondità e “sentire l’anima del mondo che parla attraverso l’anima individuale”.
- Il nucleo della mente è l’inconscio ecologico. Per l’Ecopsicologia, la repressione dell’inconscio ecologico è la radice profonda della follia collusiva insita nella società industriale; ritrovare l’accesso all’inconscio ecologico vuol dire ritrovare la strada verso la salute.
- Il contenuto dell’inconscio ecologico rappresenta, in una certa mistura, la registrazione vivente dell’evoluzione cosmica, a partire dalle condizioni più distanti nella storia del tempo. Gli studi contemporanei sulla l’ordinata complessità della natura ci raccontano che la vita e la mente emergono da questa evoluzione come sistema naturale culminante all’interno del dispiegarsi di quella sequenza di sistemi fisici, biologici, mentali e culturali che chiamiamo universo. L’Ecopsicologia fa riferimento diretto a queste conclusioni della più moderna cosmologia per tradurle in esperienze reali.
- Così come l’obiettivo di precedenti terapie è stato quello di recuperare il materiale represso nell’inconscio personale, così l’obiettivo dell’Ecopsicologia è quello di recuperare il senso di appartenenza e di reciprocità nei confronti dell’ambiente che risiede nell’inconscio ecologico. Altre terapie cercano di curare l’alienazione tra persona e persona, persona e famiglia, persona e società. L’Ecopsicologia si propone di curare una l’alienazione di base tra persona e ambiente naturale.
- Per l’Ecopsicologia, così come per altre terapie, lo stadio cruciale nello sviluppo è l’infanzia. L’inconscio ecologico si rivela – ed è ogni volta un dono – nello sguardo incantato sul mondo che hanno i neonati. L’ecopsicologia cerca di recuperare l’innata qualità animistica dell’esperienza del bambino nell’ambito di una vita adulta sana e funzionale. Per fare questo si rivolge a diverse fonti, tra cui le tecniche di guarigione delle popolazioni native, il misticismo naturale espresso nelle religioni e nell’arte, l’esperienza della natura incontaminata e selvaggia, le intuizioni dell’ecologia profonda. Utilizza tutti questi spunti con l’obiettivo di consolidare un ego ecologico.
- Un ego ecologico sviluppa ed esprime un senso di responsabilità etica nei confronti del pianeta che viene sperimentato con la stessa intensità della responsabilità etica nei confronti delle altre persone.
- Tra i progetti terapeutici più significativi per l’Ecopsicologia c’è la riconsiderazione di alcuni tratti compulsivi della mascolinità che permeano le nostre strutture di potere politico e ci spingono a dominare la natura come se fosse un regno alieno e senza alcun diritto. A questo proposito l’ecopsicologia condivide alcune (non tutte) delle intuizioni dell’ecofemminismo e della spiritualità femminile che si propongono di demistificare gli stereotipi sessuali.
- Tutto ciò che contribuisce alla creazione di forme di convivenza su piccola scala e al potenziamento dell’individuo nutre l’ego ecologico. Tutto ciò che punta alla realizzazione di strutture dominanti su larga scala e alla soppressione dell’individualità indebolisce l’ego ecologico. L’ecopsicologia, quindi, solleva la questione della salubrità del nostro gigantesco sistema culturale urbano-industriale, che sia di stampo capitalistico o collettivistico. Ma lo fa senza rifiutare necessariamente il genio tecnologico della nostra specie o alcuni dei miglioramenti di condizioni di vita che la civiltà industriale ha permesso di realizzare. L’Ecopsicologia è post-industriale, non anti-industriale nel suo orientamento sociale.
- L’Ecopsicologia sostiene che esiste una sinergia tra benessere planetario e benessere individuale. Il termine “sinergia” è scelto deliberatamente per la sua tradizionale connotazione teologica, facendo riferimento all’insegnamento che l’umano e il divino sono collegati e cooperano per la ricerca della salvezza. La traduzione e attualizzazione di questo concetto in termini ecologici potrebbe essere: i bisogni del pianeta sono i bisogni delle persone, i diritti delle persone sono i diritti del pianeta.Tradotto da: Theodor Roszak, The voice of the Earth, Simon and Schuster, New York, 1992.
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